giovedì 21 maggio 2009

Racconto di un evento particolare

“A scuola una mia compagna di classe ogni mattina mi diceva” mio padre comanda tuo padre” (perché lavoravano insieme). E io ogni volta non le dicevo niente perché non sapevo quale fosse la verità cosi a pranzo chiesi a mio padre se questo signore era il suo capo e lui rispose di no e che erano seduti vicini e avevano lo stesso ruolo. Cosi la mattina seguente verso le 8:00 dissi a mio padre che mi serviva un album se no la maestra non mi faceva entrare in classe, ma mio padre non sapeva come andarmelo a comprare perché era già tardi e doveva andare a lavorare, cosi io gli dissi :”Papà, non ti preoccupare, tu accompagnami dal cartolaio mi compri l’album e poi io vado a piedi e non scendo dal marciapiedi “cosi mio padre si convinse. Arrivammo dal cartolaio, dovevo andarmene a piedi ma dissi a mio padre:” Papà papà, io mi spavento da sola accompagnami, ti prego!” e mio padre mi rispose “Ma io devo andare a lavorare non posso, é molto tardi... io lo sapevo che andava a finire cosi.” Cosi io gli dissi “ Fammi accompagnare da uno dei carabinieri che c'è all’entrata del tuo ufficio”,così mio padre chiese questo favore al carabiniere che mi portò a scuola. Allora gli dissi “Tienimi un minuto la cartella che mi devo allacciare la scarpa” mi allacciai la scarpa e me ne scappai di corsa in classe, e lui non sapeva come portarmi la cartella. Cosi chiamò il bidello e ­gli disse la classe … e il bidello lo fece entrare, cosi il carabiniere bussò alla porta della classe e disse : “Buon giorno signora maestra, vorrei dare la cartella alla signorina I. Lidia perché l’ho accompagnata e si è dimenticata la cartella.” Cosi io mi alzai presi la cartella andai da questa mia compagna e le dissi “Allora, chi comanda qui ?!?”. Così da quel momento tutti mi trattarono come se fossi la regina e io offrivo il gelato a tutti la mattina perché mi trattassero sempre come se fossi il capo !!!

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