giovedì 21 maggio 2009

1° Brano di intervista

“Ai tempi delle nostre bisnonne si viveva in povertà e miseria. Si lavorava molto nei campi e nelle miniere: il guadagno era misero e a volte non si veniva pagati; magari si riusciva a guadagnare solo pochi soldi, la gente faticava per aver qualche spicciolo che sarebbe bastato a comprare l'indispensabile per la sua famiglia e lavoravano in condizioni pessime e se ci si ammalava si veniva licenziati o sospesi; lavoravano anche i bambini.

In città si viveva quasi allo stesso modo e quando c'era la guerra si scappava nelle campagne sperando di aver seminato le bombe ma non sempre era così.
Nelle famiglie si era molto contenti per quel poco che si aveva e le case erano piccole tutt'al più tre stanze. In famiglia i rapporti erano rigidi e si dava del voi al padre che raffigurava l'autorità suprema della famiglia e anche alla madre che era colei che l'aveva generata. Le donne stavano a casa a pulire e lavare, a preparare il pane, mentre i figli la aiutavano o andavano a scuola o a giocare giù nel cortile o per strada e il padre in miniera o nei campi.

I ricchi invece non lavoravano, vivevano delle fatiche dei poveri.
le donne non potevano portare gonne corte o pantaloni perché era scandaloso, volgare ed erano coperte in tutto e per tutto per non fare vedere nessun tipo di forma, le borse erano nere, grandi; non c'erano le cravatte né gli smoking.
Se ci si ammalava gravemente, spesso si moriva o se erano semplici febbri si davano delle erbe e delle spezie, invece per i ricchi c'era il medico di famiglia che era specializzato un po' in tutto.

Si mangiava molto poco e solo la domenica si poteva mangiare il secondo, in genere il pollo.

Si giocava in strada o nei cortili con le pietre, monopattini, slittini ecc...
Allora non esistevano palestre né piscine e si stava con le vecchiette vicine o le amiche a ricamare, a parlare.

I vecchi allora non erano pensionati e venivano aiutati dai figli per vivere.

Quando poi le donne dovevano partorire erano sole a casa col medico o con la levatrice e quando nascevano bambini prematuri, non esistendo le incubatrici , spesso non sopravvivevano.

Nessun commento:

Posta un commento